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Le due torri (Garisenda a sinistra e Asinelli a destra)

Le due torri (Garisenda a sinistra e Asinelli a destra)
Il comune partecipò alla lotta contro il Barbarossa disceso in Italia per restaurare l'autorità imperiale. Dopo un periodo di buoni rapporti in cui l'imperatore concesse privilegi agli studenti con l'Editto di Roncaglia, l'insofferenza dei cittadini determinò una serie di urti insanabili che costrinsero il Comune di Bologna a un atto di sottomissione: pagò un'ammenda spianando mura e fossati per evitare una probabile punizione piú severa. Non appena il Barbarossa tornò in Germania, però, i bolognesi insorsero uccidendo il podestà imperiale Bezo e aderirono alla Lega Lombarda che nel 1176 inflisse all'imperatore la sconfitta di Legnano.

Successivamente, in seguito al trattato di Costanza del 1183, Bologna ottenne una serie di privilegi tra cui quello di poter coniare moneta. Il Comune iniziò un processo democratico che accentuò la pressione di nuovi ceti emergenti ai danni della vecchia classe aristocratica di origine feudale. Questo processo portò ad esempio ad uno dei primi atti nella storia di abolizione della schiavitú (Liber Paradisus, 1256). Bologna fu la città che si avvantaggiò maggiormente dalle lotte tra i comuni e tese ad espandersi verso Modena, la Romagna e verso Pistoia con la conseguenza di accendere rivalità secolari.

Conobbe una forte espansione, anche edilizia, fu il periodo delle case-torri (la torre Degli Asinelli fu iniziata nel 1109). Diventò uno dei principali centri di scambio commerciale grazie a canali che permettevano il transito di grandi quantità di merci. Basti considerare che alla fine del XIII secolo, con i suoi 60.000 abitanti era la quinta città europea per popolazione (dopo Cordova, Parigi, Venezia e Firenze), al pari con Milano ed era il maggior centro industriale tessile d'Italia.


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Riferimenti

  1. AA.VV., C. N. I. - Corpus Nummorum Italicorum, Vol. X. - Emilia, parte II: Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini, Roma 1927
  2. AA.VV., Libro delle estrazioni di zecca dal 1401 al 1406, Archivio di Stato di Bologna
  3. CHIMIENTI M., I quattrini di Bologna - La moneta dei poveri, 49Ă‚ďż˝° Bophilex, Bologna, 18-19 dicembre 2004
  4. CHIMIENTI M., I quattrini di mistura coniati a Bologna nella prima metà del sec. XV, da “Rivista Italiana di Numismatica”, Milano 1989
  5. CHIMIENTI M., La moneta bolognese d'argento da Giulio II a Paolo V, in "La Numismatica", gennaio 1985, pp.5-8
  6. CHIMIENTI M., Le dominazioni dei Visconti su Bologna e le loro monete emesse da questa zecca, da "Panorama Numismatico" n.29, settembre 1988
  7. CHIMIENTI M., Monetazione comunale della zecca di Bologna, da “Memorie dell’Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici” vol. V, fascicolo 3., Reggio Emilia 1994
  8. CHIMIENTI M., RUSSO G., La cronologia dei quattrini bolognesi in bassa lega d'argento, in “Memorie dell'Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici” Volume V - Fascicolo 1, 1992
  9. MUNTONI F., Le monete dei Papi e degli Stati Pontifici, Roma 1972-1973
  10. SERAFINI C., Le monete e le bolle plumbee pontificie del Medagliere Vaticano, Milano 1908-1927

Ultima modifica: venerdì 26 giugno 2009 alle ore 11:22, incuso
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